sabato 19 giugno 2010

Fotocamera

Ciao a tutti, da oggi vorrei cominciare a dedicare lo spazio di questo blog a quella che è la mia passione e che ha dato il nome anche al blog stesso, la fotografia...
E come cominciare a parlarne se non tramite l'oggetto che ci permette di realizzare le fotografie?
La fotocamera.
Non preoccupatevi non comincerò dalla preistoria, anche perchè forse molti troveranno la cosa noiosa, ma mi limiterò a descrivervi il funzionamento di una fotocamera.
Partirò descrivendovi come sarebbe possibile realizzare una fotocamera semplicissima, che logicamente non permetterebbe di ottenere ottimi risultati...
Per realizzarla basterebbe avere una scatola chiusa che non permette alla luce di passare se non attraverso un piccolissimo foro (foro stenopeico), e sulla parte opposta al foro un materiale sensibile alla luce, che impressiona l'immagine capovolta che attraversa il foro.


Tutte le fotocamere odierne sfruttano questo sistema logicamente con notevoli miglioramenti.
Allora cominciamo ad esaminare una fotocamera odierna con più attenzione.

In questa immagine potete osservare una fotocamera sezionata.

Tutte le fotocamere sono composte dai seguenti componenti:
-Mirino
-Pentaprisma
-Otturatore
-Sensore o pellicola fotografia
-Esposimetro

Ora prenderemo in esame ognuno di questi elementi, e più avanti ne aggiungeremo degli altri anch'essi molto importanti.

Il primo che prenderemo in esame è il mirino, anche se su molte fotocamere compatte digitali è ormai stato sostituito dal display.
Il mirino non è altro che il foro attraverso il quale possiamo osservare quello che stiamo inquadrando con la nostra fotocamera. Il mirino è costituito da un vetrino smerigliato.

Il secondo componente della fotocamera è il pentaprisma. Questo componente ha il compito di rigirare l'immagine che osserviamo attraverso il mirino, che altrimenti vedremmo capovolta...


L'otturatore è un sistema meccanico o elettrico che consente il controllo del tempo dell'esposizione.
Cerco di spiegarlo in modo più semplice.
L'otturatore nel momento in cui noi premiamo il pulsante di scatto della fotocamera si apre permettendo alla luce di passare, per un tempo x scelto da noi o dalla fotocamera, e raggiungere la pellicola fotografica o il sensore. Questo tempo sommato alla quantità di luce che arriva darà la giusta esposizione fotografia, cioè la coppia tempo-luce giusta che permetterà alla pellicola o sensore di memorizzare quello che vediamo con la fotocamera.
Gli otturatori si dividono in 2 tipi, otturatore a tendina e otturatore centrale.
Il primo è un otturatore composto da due superfici di stoffa o metallo disposte parallelamente lungo il piano focale, che scorrono verticalmente formando una fessura che lascia passare la luce.
il secondo tipo è un otturatore dotato di lamelle a raggiera.

Il sensore o pellicola fotografica è l'elemento sensibile che avrà il compito di memorizzare l'immagine.
Fino a qualche anno fa non aveva senso parlare di elemento sensibile: si parlava semplicemente di pellicola perchè era l’unico ‘elemento sensibile’ usato in campo fotografico.
Oggi nelle fotocamere digitali la pellicola è stata sostituita da un elemento elettronico sensibile alla luce, il sensore.

Ed infine parlerò di un componente importantissimo della fotocamera, l'esposimetro.
L'esposimetro è un dispositivo che permette di misurare presente nella scena da fotografare. Grazie ad esso avremo modo di stabilire la giusta coppia tempo-diaframma da utilizzare per ottenere un esposizione fotograficamente corretta.

Gli esposimetri si dividono in due categorie:

- per luce riflessa

- per luce incidente

Nel primo caso l'esposimetro è comunemente contenuto all'interno della fotocamera e la misura è ottenuta puntando l'obiettivo verso la scena da riprendere. La luce che riflette sulla superficie del soggetto agisce sul sensore fotosensibile all'interno della fotocamera misurando la quantità di luce. Di solito il valore misurato è visualizzato all'interno del mirino mediante ago galvanometrico o led. Questo tipo di misura è soggetto al tipo di materiale e al colore con cui è composto il soggetto, per questo motivo può richiedere una compensazione dell'esposizione.

Nel secondo caso l'esposimetro è esterno e deve essere posizionato accanto al soggetto da riprendere, puntando la semisfera bianca di cui è dotato verso la fotocamera. Se il contrasto luminoso è elevato, è opportuno mediare la lettura precedente con una seconda puntando l'esposimetro verso la fonte di luce. Il valore rilevato è esente da difetti dovuti alle caratteristiche del materiale, come cromatismi o levigatezza della superficie.


Come avrete notato non ho parlato per nulla di obiettivi, perchè oggi mi sono limitato a spiegarvi comìè composta una fotocamera, senza fare distinzioni tra reflex o compatta, Quindi o preferito tralasciare l'argomento obiettivi che affronterò nei prossimi post.

Ringrazio tutti quelli che perderanno del tempo a leggere questo post, e se ho detto delle imprecisioni saranno ben accette le correzioni, e soprattutto le scuse.

Ciao e alla prossima.




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